Prom Facility e UniTrento progettano e stampano un’aorta in 3D
Giugno 2021

Gli interventi al cuore sono complicati e delicati e ogni paziente presenta una situazione clinica e un’anatomia unica nel suo genere. Ai chirurghi può essere molto utile avere un modello 3D su cui pianificare e provare prima l’operazione. A Trento questo risultato è stato raggiunto con successo in occasione di un intervento su un aneurisma all’aorta. ProM Facility, il laboratorio di prototipazione meccatronica e stampa 3D di Polo Meccatronica a Rovereto, su richiesta di Ultrasound Lab Trento (DISI - Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, UniTrento) e sulla base delle indicazioni e dei dati della TAC forniti dall'Unità operativa di chirurgia vascolare dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, ha infatti stampato un modello di aorta fedele nelle dimensioni e nei particolari all’originale del paziente. Prima ancora di operare, i medici hanno potuto analizzare la conformazione di quella particolare aorta con maggiore precisione e sicurezza e scegliere l’intervento più efficace tra le varie soluzioni possibili, pianificandolo nel dettaglio.

Le fasi di progettazione

Nonostante non si tratti in assoluto della prima stampa mai realizzata in 3D di un’aorta, quella realizzata a Trento ha caratteristiche uniche e di grande interesse per le équipe chirurgiche. Il vantaggio sta nel tipo di materiale, il TPU (poliuretano termoplastico) che è radioopaco, e nella notevole velocità di realizzazione rispetto ad altre soluzioni. Un risparmio di tempo che va a tutto vantaggio della salute del paziente. Dal modello anatomico completo della gabbia toracica è stato isolato e rielaborato il pezzo di aorta di interesse in modo da ottenere un file stampabile in 3D. La rielaborazione è stata fatta dagli ingegneri di ProM Facility usando software di ultima generazione che permettono un controllo completo sul modello prodotto. Questo ha permesso una ricostruzione fedele dell’anatomia interna ed esterna dell’aorta. Il modello, che come abbiamo visto è stato fondamentale per le fasi di preparazione a questa specifica operazione, sarà utilizzato anche per attività di formazione dei nuovi medici, perché permetterà loro di apprendere le tecniche di intervento su strutture di vasi non semplici.

Chirurgia e innovazione in Trentino

Per la sua natura caratterizzata da strutture semplici la chirurgia vascolare si presta molto ad aprire la collaborazione con vari ambiti dell’ingegneria e in questi ultimi anni in Provincia autonoma di Trento c’è stata una forte spinta a migliorare e innovare le tecnologie a supporto della medicina. Questo particolare progetto, frutto della collaborazione tra un laboratorio di prototipazione insediato in un incubatore high-tech (Polo Meccatronica di Trentino Sviluppo a Rovereto), un dipartimento dell’Università (DISI), e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS), dimostra come il "Sistema dell’innovazione" in Trentino sia sempre più all’avanguardia in progetti votati sì alla tecnologia, ma anche e soprattutto al benessere e alla salute dei cittadini. 

ULTRa e Covid-19

Non è la prima volta che Invest in Trentino parla di Ultrasound Lab Trento. In pieno lockdown le nostre telecamere sono infatti entrate al DISI per raccontare ICLUS (Italian Covid-19 Lung Ultrasound), l’innovativo progetto nato a febbraio proprio da ULTRa con l’obbiettivo di sviluppare un sistema automatico di diagnosi e monitoraggio dei polmoni dei malati di Covid-19 utilizzando ultrasuoni e intelligenza artificiale.

Guarda l’approfondimento di Invest in Trentino su ICLUS, con un’esclusiva intervista al direttore di ULTRa, Libertario Demi.