Dottorato in Innovazione Industriale: fare ricerca in azienda
Luglio 2020

Mondo della ricerca, università, enti istituzionali e imprese. Questi gli ingredienti del Dottorato in Innovazione Industriale, co-fondato nel 2019 da Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler e arrivato quest’anno alla seconda edizione. Pensato come un ponte virtuale tra mondo della ricerca e mondo del lavoro, ha l’obiettivo di formare professionisti altamente specializzati in materie tecnico scientifiche con l’intento di risolvere i problemi e le sfide dell’industria.

Un programma win-win

Quello del Dottorato in Innovazione Industriale è un programma win-win, in cui ci guadagnano tutti. Il mondo della ricerca, lavorando al servizio di aziende e di progetti concreti, ha finalmente la possibilità di toccare con mano i risultati dei propri studi. Le aziende possono attingere senza problemi al meglio della ricerca trentina. I dottorandi hanno l’opportunità di vedere valorizzato il proprio lavoro e di sfruttare l’esperienza pratica delle imprese. Che sia un modello di successo lo si vede dai numeri. Per il secondo anno di dottorato sono state messe a disposizione altre 11 borse di studio e 7 posizioni di PHD Executive (la call scade il 25 agosto).

Non solo imprese: i partner e la rete di sistema

A contribuire a vario titolo al successo del programma (chi finanziando i progetti, chi lavorando in sinergia per favorire l’innovazione) ci sono quattro partner di sistema: Trentino Sviluppo, HIT - Hub Innovazione Trentino, Confindustria Trento e lo European Institute of Innovation & Technology. Un ecosistema che unisce le forze per affiancare università, centri di ricerca e imprese, facendo da volano all’innovazione e all’industria trentine.

AnteMotion: un caso esemplare

Un caso esemplare di come imprese e università possano collaborare con successo è quello di AnteMotion, società trentina di ingegneria che opera nel campo dell’automotive ed è insediata in Polo Meccatronica a Rovereto, l’incubatore hi-tech di Trentino Sviluppo. L’azienda si occupa di progettare software per i test virtuali di guida e ha fin da subito sfruttato le sinergie messe a disposizione dal mondo accademico. In questo momento ha tre progetti aperti con l’Università di Trento, di cui uno proprio attraverso il dottorato in Innovazione Industriale. Il connubio fra AnteMotion e il dottorando, Matteo Larcher, è iniziato durante la stesura della tesi.